Quando in una saga si ha un primo capitolo di gran successo, nel caso di Inside Out sia di pubblico che di critica, è sempre difficile ed azzardato lanciarsi in un sequel e questo la Pixar lo sa bene non essendo sempre stata fortunatissima con i propri secondi capitoli. Inside Out 2 quindi portava sulle sue spalle un bel peso, dovendo quindi essere un seguito che mantenesse i temi e la profondità psicologica del primo, ma riuscendo ad innovarsi.
La nostra Riley è cresciuta rispetto alla pellicola precedente (e con lei anche i fan della saga, ma su questo ci torneremo dopo) e nella sua mente iniziano a manifestarsi i cambiamenti tipici della pubertà ai quali segue l'ingresso di nuove emozioni che porteranno a dover rivedere gli equilibri all'interno del quartier generale.
Impossibile non parlare dei nuovi personaggi: Ansia, Invidia, Imbarazzo, Noia. Tutti sicuramente ben riusciti col primo che spicca come quello più complesso e strutturato e l'ultimo che forse viene sfruttato poco riducendolo solo ad un pretesto per qualche gag. La nuova squadra si insedierà nel quartier generale della nostra protagonista esiliando le emozioni a noi già note che quindi dovranno fare un viaggio nella mente di Riley con lo scopo di tornare al centro di controllo. Certo la traccia principale rischiava di ripetersi essendo che anche nel primo capitolo Gioia e Tristezza dovevano fare un cammino simile, ma l'avventura riesce a risultare comunque originale grazie a tutti i cambiamenti che sono avvenuti nella mente della ragazza che ci vengono mostrati con delle idee sempre molto innovative.
Un'altra nota di merito va spesa a favore di una delle sequenze finali: l'attacco d'ansia. Difficilmente in un cartone per bambini si ha il coraggio di trattare certi temi ed ancor più raramente lo si fa mettendoli in scena in maniera così magistrale da far capire cosa si provi in una situazione del genere, anche ad un adulto e perfino ad una persona che non ne ha mai sofferto e questo è il vero pregio che consacra il film come uno dei più belli in casa Pixar degli ultimi anni.
Inside Out 2 è quindi un progetto riuscitissimo e che lascia intendere di non essere l'ultimo capitolo della saga. Il progetto se ben fatto però potrebbe dar vita ad un qualcosa di veramente unico, perché come anticipavo prima i fan della saga crescono insieme alla protagonista e se questo livello qualitativo verrà rispettato il target del film crescerà con Riley analizzando così tutti i cambiamenti che avvengono nella vita e nella mente di una persona durante la sua crescita.
Noi tutti speriamo che la Pixar con questo successo abbia ritrovato una sua strada e che continui su quest'ultima coltivando il franchise di Inside Out con dei titoli all'altezza e che ne possa produrre anche di nuovi che brillino di una luce propria come quella lampadina saltellante che abbiamo imparato ad amare in tutti questi anni d'animazioni.