Il colore viola

Siamo nei primi anni del Novecento nel sud degli Stati Uniti. Celie (Fantasia Barrino) viene ingiustamente separata dalla sorella Nettie e venduta dal padre ad un uomo burbero e alcolizzato. Dalla casa violenta paterna passerà ad un'altrettanta cupa realtà, costretta a sopporta le umiliazioni del marito. Due donne saranno il suo spiraglio di luce: la tenace Sofia (Danielle Brooks) e la cantante blues Shug Avery (Taraji P. Henson). Le tre cercano di farsi strada in un mondo a loro ostile, tra discriminazioni e ingiustizia sociale. 

Si tratta di una realistica rappresentazione della donna e della comunità nera che si ritrova a fronteggiare la miseria dopo secoli di schiavitù. Nonostante gli abusi, uno dei temi più importanti è proprio la sorellanza e il coraggio di far sentire la propria voce. 

Il colore viola (2023) di Blitz Bazawule, è un musical che si ispira all’omonimo romanzo di Alice Walker del 1982, vincitore di un premio Pulitzer. Negli anni sono stati fatti vari adattamenti: menzione d’onore va a Spielberg che nel 1985 sceglie Whoopi Goldberg come sua Celie, la quale apparirà nella nuova versione in un piccolo cameo. 

Le canzoni e le coreografie si intrecciano alla perfezione con la trama, ma a rendere questo film eccezionale è il cast. Passiamo dalla genuinità del personaggio di Fantasia Barrino al Mister spietato di Colman Domingo. In particolare, l’interpretazione di Danielle Brooks tira fuori un personaggio che con coraggio si schiera contro il patriarcato e il maschilismo onnipresente dell’epoca. Quest’ultima performance è candidata all’Oscar come Migliore attrice non protagonista. 

Il colore viola è una testimonianza vibrante del potere della speranza e della resilienza umana.

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