Nella Roma degli anni ’50 la diciottenne Mimosa, accompagnata dalla sorella, si presenta ai provini per un kolossal americano - un "peplum" d'epoca egizia - a Cinecittà. Inaspettatamente, viene scelta per un ruolo minore e catapultata in un vortice di eventi che la travolgeranno: si avventurerà in una notte sfrenata attraverso la "dolce vita" romana, tra feste opulente, personaggi eccentrici e atmosfere decadenti.
Mimosa si ritrova in un mondo di finzione e artificio, dove i confini tra realtà e illusione si confondono, in attesa che l’alba ponga fine all’ininterrotta successione di eventi. La sua innocenza viene messa alla prova mentre si confronta con l'ambiguità morale di questo ambiente dorato e corrotto. Un viaggio notturno attraverso un mondo perduto, dove la magia del cinema si mescola alla cruda realtà della vita.
Il film di Saverio Costanzo è un omaggio al cinema del passato, con chiari riferimenti a Fellini e alla Hollywood sul Tevere. La regia, precisa ed evocativa, ci immerge nella Cinecittà degli anni Cinquanta, con i suoi set colossali, le sue comparse e i suoi sogni infranti. Riesce a reinventare un mondo perduto con i suoi personaggi verisimili.
Il cast è eccellente, con Rebecca Antonaci che offre una performance intensa e luminosa nel ruolo di Mimosa. Accanto a lei, Lily James è magnetica come la diva Josephine, Joe Keery si cala perfettamente in un matinée idol, mentre Willem Dafoe aggiunge un tocco di ambiguità al personaggio del gallerista americano Rufo.
La musica, elemento fondamentale del film, accompagna il viaggio di Mimosa con una colonna sonora originale che mescola melodie classiche a sonorità moderne. Questo crea un effetto di straniamento che sottolinea la dissonanza tra la realtà e il mondo immaginario in cui la protagonista è immersa.
Finalmente l'Alba (2023) non è solo un film sulla "dolce vita", ma un'esplorazione della natura del cinema e del suo potere di seduzione. È un film che ci invita a riflettere sulla finzione e la realtà, sull'innocenza e la corruzione, sulla vita e la morte.