Cattivissimo Me 4

Dopo quattordici anni dall'inizio della saga ci troviamo oggi davanti al quarto capitolo della storia che ha il nostro (non più cattivissimo) Gru come protagonista. Contando anche i film sui Minions, il film è il sesto titolo del franchise e ci chiediamo se abbia ancora qualcosa da dire.

La storia riparte dal terzo capitolo, Gru ha trovato l'amore, vive con le bambine che già abbiamo conosciuto e in più c'è un nuovo arrivato: Gru Jr. il figlio neonato del nostro protagonista. In questo simpatico quadretto familiare arriva a rompere gli equilibri una vecchia conoscenza del Nostro, Maxime Le Mal, un vecchio rivale del liceo che Gru ha fatto arrestare per conto della Lega Anti Cattivi e che ora, una volta fuggito di prigione, cerca vendetta.

Purtroppo però la saga risulta incredibilmente stanca. La forza di "Cattivissimo Me" era proprio quella di avere un protagonista "cattivo", scelta inusuale per un film per bambini. Già dal secondo capitolo della saga questa connotazione andava perdendosi ed arrivati ormai al quarto risulta del tutto dimenticata.

Restano forse i nostri amati amichetti gialli a strapparci un sorriso con i loro tormentoni "Banana" "Papaya" ecc ecc, ma anche qua troviamo una scrittura svogliata degli stessi, che mira ad usare solo ciò che ha funzionato in passato, cioè la comicità slapstick dei Minions, per spremerla il più possibile senza tentare di rinnovarla affatto.

Un esempio lampante di come questi film ormai siano solo operazioni commerciali prive di arte lo troviamo nel tentativo di creare sfondi per il telefono già all'interno del film; di frequente infatti può esservi capitato di aver visto qualcuno avere come screensaver un'immagine dei Minions intenti a fare qualcosa di simpatico che magari era stata ritagliata da un film o disegnata da un fan. In "Cattivissimo Me 4" la voglia di cavalcare questo trend è talmente palese che ci sono due scene dove gli aiutanti di Gru si ritrovano rispettivamente incastrati in un distributore automatico e in una porta, circondati da colori sgargianti e pochi dettagli. I due luoghi sopracitati non sono casuali, infatti entrambi sono rettangoli che riprendono la forma dello schermo del telefono e creano quindi wallpaper già pronti all'uso.

Questa può sicuramente sembrare una futilità, ma ci mostra invece come l'attenzione degli artisti dietro quest'opera si posizioni molto di più sul marketing anche all'interno del film piuttosto che concentrarsi sulla trama dello stesso. L'intreccio infatti risulta banale, il cattivo è debole a livello di sceneggiatura e il quadretto familiare poteva essere interessante, ma viene invece farcito di clichè visti e rivisti che non riescono di conseguenza nemmeno a divertire.

Possiamo solo fare un plauso all'idea dei super-Minions che a noi più grandi ha regalato qualche simpatica citazione dai vecchi cinecomics.

In conclusione quindi ci dispiace vedere come certe case di produzione abbiano abbandonato ogni passione per il cinema, avendo infatti smesso di finanziare prodotti nuovi che potrebbero rinnovare il panorama per paura che questi possano non funzionare e quindi arrecare un danno monetario all'azienda. I soldi vengono quindi reindirizzati sul franchise come "Cattivissimo Me", che pur non avendo più nulla da dire, rappresenta comunque un investimento sicuro visti i numeri che fa.

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